I principali errori che si commettono nella corsa
Un paio di scarpe comode e leggere, indumenti traspiranti e voglia di mettersi alla prova: la corsa è una delle discipline sportive più immediate e appassionanti da praticare. Anche i runner più esperti, però, non devono dimenticare che l’approccio con questo sport deve tenere in considerazione alcune accortezze essenziali per la buona riuscita dell’allenamento e per evitare alcune fastidiose conseguenze sul benessere del corpo. Ecco quali sono i principali errori che si commettono nella corsa e i modi per correggerli, traendo il massimo beneficio da ogni sessione.
Posizione scorretta
La corsa può sembrare uno sport semplice: ci sei solo tu e la strada da percorrere. Anche i runner meno esperti, però, sanno che, molto più che in altre discipline, tutto ruota attorno alla cura dei dettagli. Mantenere la postura corretta durante la corsa è un aspetto essenziale per salvaguardare il benessere del nostro corpo, esponendolo alla giusta tipologia di sforzo e proteggendo ossa e muscoli da movimenti dannosi. Controlla che la postura sia eretta ma non rigida: i muscoli della schiena e del collo devono sostenere testa e spalle senza contrarsi. La giusta postura ti aiuterà a spostare lo sforzo sulla muscolatura delle gambe, a respirare in modo corretto e a minimizzare la fatica, ottenendo i migliori risultati possibili.
Non tralasciare lo stretching
Uno degli errori più comuni tra i principianti? Quello di tralasciare lo stretching al termine della corsa, ritenendolo una routine priva di effettivi benefici. Anche a fronte di uno sforzo modesto, invece, l’allungamento di muscoli e la mobilità articolare regalata da una buona sessione di stretching – ripetuta con costanza – offre dei considerevoli miglioramenti alla qualità della tua corsa. Il motivo è semplice: potenziando la tua mobilità articolare trasformi i tuoi arti in strumenti più adatti alla corsa. Falcate più ampie e libere, infatti, permettono di percorrere più strada a parità di cadenza e migliorano le prestazioni.
Non pestare i talloni
Molti runner costringono i propri movimenti in corsa in modo che il piede appoggi sul tallone. Per lungo tempo si è diffusa la convinzione, infatti, che questo tipo di movimento fosse il migliore per potenziare le prestazioni: niente di più sbagliato. La scelta migliore è sempre quella di trovare il proprio movimento naturale e cercare di assecondarlo, adeguando la corsa alle esigenze del proprio fisico e non viceversa. Movimenti più liberi e naturali, per esempio, potrebbero spingere a cercare l’appoggio sull’avanpiede: questo tipo di scelta potrebbe avere migliori risultati in termini di postura e rilassatezza, perché aiuta a trovare un migliore baricentro. In ogni caso è sempre meglio ricercare l’appoggio perfetto per le proprie esigenze, magari svolgendo esercizi mirati che aiutino a trovare la posizione ideale. I vantaggi saranno riscontrabili nel breve e nel lungo termine, garantendo una corsa meno frenata e minori contratture e dolori a muscoli e articolazioni.
Non sovraccaricare gli allenamenti
Soprattutto chi è alle prime armi con la corsa potrebbe essere portato a esagerare. Anche se l’ansia di percepire i risultati si fa pressante, non dimenticare che il sovraccarico non ti aiuterà a raggiungere più in fretta il tuo scopo. Accetta i tuoi limiti e considera il riposo come parte integrante del tuo programma: l’organismo ha necessità di adattarsi allo sforzo con gradualità e di rigenerare i tessuti. Un allenamento ben calibrato sulle tue capacità potrà anche aiutarti a limitare il rischio di infortuni.
Non dimenticare il riscaldamento
Anche le automobili hanno bisogno di qualche minuto per riscaldare il proprio motore, quindi perché non riservare al corpo lo stesso riguardo? I primi dieci minuti della sessione di allenamento devono sempre essere destinati al riscaldamento, che potrà consistere in una corsetta leggera, ma non troppo, adatta a risvegliare i tessuti e la circolazione sanguigna. Il risultato sarà, ancora una volta, quello di migliorare la performance e limitare il rischio di infortuni e strappi muscolari.
Non mangiare a ridosso della corsa
Mangiare appena prima di iniziare la propria sessione di allenamento non è una buona idea, così come non lo è quella di correre dopo ore e ore di digiuno. Meglio un pasto leggero e nutriente, da concludere circa due ore prima di iniziare a correre: in questo modo non si disturba la digestione, ma si ha tutta l’energia necessaria per sostenere lo sforzo fisico e dare il meglio.